Teatro Mancinelli Orvieto

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Sogno di una notte di mezza estate

Ar.Tè - Compagnia dei Giovani

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE            
di William Shakespeare 

versione italiana di Maurizio Panici e Marzia G. Lea Pacella
con Alessandro Federico, Annachiara Mantovani, Serena Marziale, Camilla Alisetta, Mauro Bernardi,
Daniele Pilli, Rocco Piciulo, Pier Bresolin, Andrea Brugnera, Alba Maria Porto, Silvia Picciaia
progetto visivo Andrea Giansanti
luci Roberto Rocca
musiche originali Stefano Saletti
interventi musicali di The Chemical Brothers-René Aubry

regia Maurizio Panici

Sogno di una notte di mezza estate è lo spettacolo più conosciuto e visto del grande bardo inglese e anche quello più amato in quanto coniuga mirabilmente il mondo reale con quello fantastico.
La storia dei quattro giovani innamorati, la recita degli artigiani e lo scontro fra Oberon e Titania hanno da sempre affascinato intere generazioni per la ricchezza delle suggestioni drammaturgiche e per il linguaggio usato.
E’ rappresentazione del meraviglioso, è teatro nel teatro (vedi la recita di Piramo e Tisbe), è, in una sola parola, teatro allo stato puro.
Lo spettacolo è particolarmente adatto a un pubblico giovane in quanto il tema principale, quello del desiderio e dell’amore, coinvolge, appassiona e interessa  quella generazione che si trova nell’età di passaggio tra il mondo dei ragazzi e quello degli adulti. La ricerca e il raggiungimento dell’innamoramento dei quattro giovani (Demetrio, Lisandro, Ermia e Elena) sono lo spaccato del fervido e immaginifico mondo giovanile – in cui il sogno regna  prima dell’inevitabile confronto con la realtà.
Questo allestimento vuole restituire, attraverso le suggestioni sonore di Stefano Saletti e la scenografia digitale di Andrea Giansanti, quel 'meraviglioso' che tutti noi cerchiamo, nel teatro come nella vita. Protagonisti di questo nuovo allestimento undici giovani attori/cantanti che, in un cambio continuo e gioioso dei ruoli, vanno a ricoprire tutti i personaggi.
Il testo è un affresco di ogni società, valido oggi come allora; il linguaggio di Shakespeare, con le sue complessità e profondità, viene qui rispettato pur nella modernità della lingua contemporanea
Questo allestimento  ricolloca le storie in una realtà più vicina ai nostri giorni, restituendoci quel lato complesso e misterioso dell’originale shakespeariano, con le sfumature e le profondità delle passioni dei personaggi.

Maurizio Panici