EVA CONTRO EVA

ASSOCIAZIONE TEATRALE PISTOIESE                                          ArTè Stabile di Innovazione
in collaborazione con Versiliana Festival

 

PAMELA VILLORESI  ROMINA MONDELLO LUIGI DIBERTI
e con MASSIMILIANO FRANCIOSA

 EVA CONTRO EVA
di Mary Orr

versione italiana di Maurizio Panici e Marzia G. Lea Pacella
scene Giorgio Gori
costumi Lucia Mariani
regia Maurizio Panici

 

Torna in scena, in una nuova edizione, un titolo cult del ‘cinema sul teatro’, un film famosissimo, con Bette Davis e Anne Baxter  nei ruoli delle protagoniste femminili e  George Sanders in quello maschile , che alla sua uscita nel 1950 ottenne 14 nomination agli Oscar, vincendone ben sei, tra cui quello a Mankiewicz per la miglior regia.
Commedia di grande qualità e intelligenza, ma allo stesso tempo un racconto raffinato e acuto sul mondo del teatro e sui rapporti interni tra i suoi personaggi.

Note di regia 

Il mondo del teatro come rappresentazione del mondo. Una piccola e agguerrita comunità che è specchio della società, con le sue piccolezze, le sue ossessioni, il desiderio di arrivare a conquistare una posizione sociale riconosciuta e rispettata. Classi sociali diverse, che si riflettono, si evitano e si scontrano. Ma soprattutto esseri umani in lotta per una posizione dominante nella società.
Quanto di più attuale, oggi, potrebbe essere oggetto di scrittura se non questo acido e caustico affresco di uomini e donne che si affannano disperatamente alla ricerca di in attimo di celebrità: così Eva contro Eva si offre come sintesi di un quadro così a noi vicino, dove l'apparire è massima aspirazione per sentirsi " vivi ", per poter esistere.
Alla fine di questa estenuante battaglia, Margo Channing capirà che la vita vale la pena di essere vissuta e cederà volentieri il passo alla nuova arrivata, già minacciata a sua volta dall'arrivo della prossima Eva.
Così, in una realtà dove sempre più velocemente si consumano fragili miti, la decisione della protagonista Margo, si fa scelta consapevole e controcorrente rispetto alla vacuità con cui le nuove arrivate si affacciano sorridenti sulla scena del mondo.
In un momento storico dove tutti si specchiano negli occhi di chi guarda, sottrarsi alla scena, scomparire, si fa’ atto consapevole e profondo, rispettoso del sè.

 Maurizio Panici