Edipo

ArTè Stabile di Innovazione / Teatro dei Due Mari

PAOLA GASSMAN EDOARDO SIRAVO

con la partecipazione di Luciano Virgilio

EDIPO
da Sofocle a Seneca

drammaturgia Filippo Amoroso

regia Maurizio Panici
scena Michele Ciacciofera – costumi Marina Luxardo
musiche Stefano Saletti
con
Renato Campese, Maurizio Panici, Riccardo Zini
Anna Paola Vellaccio, Elvira Berarducci

Edipo, un uomo che ricerca ostinatamente, fino all'ultimo, una verità. Una verità - per quanto dolorosa, intuita e sofferta - inseguita con quella feroce determinazione che lo conduce ad un gesto estremo che segna tutta la sua stirpe.

Il cammino doloroso di Edipo rispecchia il percorso che ogni uomo compie per conquistare la propria maturità, raggiungendo la consapevolezza del suo essere estremamente vulnerabile e soggetto alle onde del destino, che come un mare in tempesta gli si avventa contro.

Pur nella sua totale innocenza, Edipo non potrà evitare il compiersi del tragico destino dal quale tutti hanno cercato di allontanarlo. Ma è solo attraverso il suo tormentato viaggio che egli potrà conoscere la fatica del vivere e del diventare adulto, attraversare quella porta che consente ad ogni uomo l'ingresso nella socialità, appropriandosi dei segni che costituiscono il linguaggio.

Edipo è tutti noi, con le nostre paure, il nostro desiderio di sapere e la voglia di vivere, sempre in equilibrio precario tra la consapevolezza di sé e la disperata ricerca di un briciolo di felicità. Una felicità molte volte sacrilega e proprio per questo temuta.

In questo particolare allestimento scenico, Edipo è ricollocato al centro di una società che cerca di difenderlo dal suo stesso desiderio di conoscenza, in uno spazio sacrale destinato ad accogliere le profezie e le successive rivelazioni di Tiresia, che condurranno il protagonista a scegliere l'esilio e la cecità. Uno spazio dai segni forti, che costituiscono un labirinto, attraverso cui Edipo dovrà orientarsi per trovare finalmente la via della sua stessa esistenza.

Le musiche di Stefano Saletti imprimono al racconto un ritmo serrato che non lascia respirare lo spettatore, incalzando la ricerca del protagonista, come in un moderno giallo psicologico.