Teatro Mancinelli Orvieto

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Comunicato Stampa del 23 gennaio 2019

 

IN PRIMA NAZIONALE AL MANCINELLI MASSIMO RANIERI
INTERPRETA IL GABBIANO DI ÄŒECHOV
Un allestimento imponente con la regia di Giancarlo Sepe, nel cast Caterina Vertova



Appuntamento d’eccezione al Teatro Mancinelli di Orvieto per la messinscena di uno dei testi più noti e rappresentati di sempre. Presentato in PRIMA NAZIONALE, sabato 26 gennaio alle 21 e domenica 27 alle 17 va in scena IL GABBIANO (à ma mère) di Anton ÄŒechov. Una pietra miliare della drammaturgia mondiale in un’inedita edizione che vede per la prima volta insieme due protagonisti assoluti del teatro italiano: MASSIMO RANIERI e GIANCARLO SEPE.
 
Una grande produzione, un allestimento imponente, attori di ottimo livello recitativo. La storia di Treplev, scrittore incompreso, del suo amore per Nina, il suo rapporto di odio/amore con la madre Irina, anziana e famosa attrice, e poi tutti gli altri splendidi personaggi con le loro intense storie scritte magistralmente dal giovane ÄŒechov rivivono in questo nuovo e rivoluzionario adattamento di Giancarlo Sepe.

Note del regista
Alla prima uscita de IL GABBIANO l’insuccesso fu pieno. L’autore già reduce da un altro tonfo alla prima di IVANOV (che si tramutò in un successo in un’altra città), era incredulo, stentava a capire cosa fosse successo. La sua precoce affermazione con i suoi racconti (amati da Tolstoj) pubblicati in riviste letterarie e no gli aveva alienato le simpatie della critica che lo tacciava di arroganza e iattanza: Anton faceva una vita ritirata, non frequentava i salotti e faceva il medico, aiutando la povera gente. Amava più di ogni altra cosa la sua solitudine, arrivò a dire: vorrei incontrare una donna nella mia vita, bella come la luna, e come la luna che si affacci di tanto in tanto, anzi sarebbe meglio che vivesse in un’altra città. Cechov voleva capire il perché dell’insuccesso de IL GABBIANO e chiama l’unica persona affidabile, un critico musicale di origine francese che non aveva di che essere geloso e rivendicativo, un uomo dalla cultura imperante nella Russia del secolo, la cultura francese, un uomo che conosceva l’eterna armonia dei sentimenti, anche di quelli apparentemente contrastanti, Marcel, questo il suo nome, legge davanti a Cechov il suo testo e alla fine si sprigiona in un’esegesi, un’analisi spregiudicata del testo e la messinscena parte come una emanazione spontanea dalle sue parole che diventano battute del testo e frasi di canzoni meravigliose di cui lui solo ne possiede il segreto interpretativo. Musica e Cechov un connubio che sa di favola e di miracolo, la commedia arriva a toccare il suo cuore come quando l’aveva scritta.   Giancarlo Sepe

Accanto a Massimo Ranieri, nella parte di Irina Arkàdina, l’attrice di grande fascino e finezza espressiva Caterina Vertova.
Completano il cast Pino Tufillaro, Federica Stefanelli, Martina Grilli, Francesco Jacopo Provenzano.
Scene e costumi Uberto Bertacca, musiche Harmonia Team, disegno luci Maurizio Fabretti.
Lo spettacolo è coprodotto da Diana Or.i.s. srl e Rama 2000 srl.
 
Biglietti da 10 a 35 euro (+d.p.) disponibili al botteghino del Mancinelli e online su www.ticketitalia.com