Teatro Mancinelli Orvieto

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Comunicato del 4 dicembre 2014

 

Sul palcoscenico del Mancinelli il backstage di una commedia veneziana del ‘700
In Prima Nazionale IL TEATRO COMICO di Goldoni, nuova produzione ArTè

 

Nel ricco calendario della Stagione Teatrale del Mancinelli di Orvieto, dopo L’Abito della Sposa un’altra nuova produzione Ar.Tè Stabile d’Innovazione: in scena, in PRIMA NAZIONALE sabato 6 dicembre alle 21 - in replica domenica 7 alle 17 - IL TEATRO COMICO di Carlo Goldoni.

Diretto da
Maurizio Panici e portato in scena dopo un lungo lavoro di preparazione dalla Compagnia dei Giovani di ArTè, lo spettacolo è una rilettura del capolavoro Goldoniano all'insegna del rapporto tra la scrittura del grande autore veneziano e la messa in scena di giovani attori che lavorano sui processi creativi che regolano la scena teatrale.
 
Nel 1750 Goldoni rappresenta per la prima volta il Teatro Comico: meno rappresentato di tante altre sue commedie, è famoso per essere uno spettacolo metateatrale, che parla, cioè, del teatro. Testo sorprendentemente moderno, è un’ intelligente osservazione dei vizi e dei vezzi dei componenti di una compagnia di teatro durante le prove di una commedia. Oggi, nel 2014, ancora una volta una compagnia “va in prova” e mette in scena quel testo, dando così l’opportunità agli spettatori di osservare capricci, debolezze, comportamenti di un gruppo di attori - una comunità che si fa metafora della società - con le loro  preoccupazioni artistiche ma soprattutto economiche e sociali.  Con battute argute e situazioni comiche, Goldoni ci regala sorrisi attraverso un’umanità fragile e insicura, di fronte a un tempo che sta cambiando velocemente costringendo tutti i protagonisti a rinnovarsi.

Uno spettacolo giocoso che svela i meccanismi della scena teatrale (dove gli attori danno vita ad una scanzonata lezione sull’arte della recitazione) e del palcoscenico del mondo. Nel testo, l’autore descrive in chiave comica e brillante un delicato passaggio culturale nel teatro del ’700, che vede preferire alla Commedia dell’Arte - nella quale gli attori recitavano a soggetto e improvvisando anche in base alla reazione del pubblico - il teatro di carattere, basato su personaggi unici per ogni commedia, dove le battute, scritte e definite dall’autore, devono essere imparate a memoria.

Accanto a Maurizio Panici - che nella commedia ha il doppio ruolo di regista e interprete - ci sono in scena Anna Charlotte Barbera, Mauro Bernardi, Andrea Brugnera, Renato Campese, Silvia Picciaia, Alessio Renzetti, Rocco Rizzo, Alessia Spinelli.
Le maschere sono di Tiziano Fario, i costumi di Marta Genovese, le luci di Roberto Rocca.