Teatro Mancinelli Orvieto

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Comunicato del 16 ottobre 2013

LA GRANDE MAGIA di Eduardo
apre la Stagione Teatrale 2013-2014 del Mancinelli.
In scena sabato 19 e domenica 20 La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo


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, la nuova Stagione Teatrale del Mancinelli di Orvieto - un ventaglio di 20 spettacoli che spaziano dal teatro classico al contemporaneo, dalla commedia napoletana d’autore al musical, dalla danza al cabaret - verrà inaugurata sabato 19 ottobre alle 21. In programma una delle opere più originali di Eduardo De Filippo LA GRANDE MAGIA, il cui allestimento è iniziato al Mancinelli domenica scorsa. Lo spettacolo, portato in scena dalla Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, sarà replicato domenica 20 ottobre alle 17.
 
Continuando il lavoro di approfondimento sulla drammaturgia di Eduardo, Luca De Filippo torna a dirigere se stesso e la sua Compagnia in una pièce tra le meno rappresentate del grande drammaturgo napoletano, messa in scena solo dallo stesso Eduardo con la sua compagnia e poi da Giorgio Strehler con il Piccolo Teatro di Milano dal 1985 in poi.
Ad affiancarlo in scena un cast d’eccezione: Massimo De Matteo, Nicola Di Pinto, Carolina Rosi, Paola Fulciniti, Alessandra D’Ambrosio, Carmen Annibale, Lydia Giordano, Antonio D’Avino, Daniele Marino, Gianni Cannavacciuolo, Giulia Pica e Giovanni Allocca.
La vicenda è incentrata sul tema dell’autoinganno, sul rapporto tra vita reale e illusione: il Professor Otto Marvuglia fa “sparire”, durante uno spettacolo di magia, la moglie di Calogero Di Spelta per consentirle di fuggire con l’amante e fa poi credere al marito che potrà ritrovarla solo se aprirà, con totale fiducia nella fedeltà di lei, la scatola in cui sostiene sia rinchiusa. Alla fine la donna ritornerà, pentita, ma il marito si rifiuterà di riconoscerla, preferendo continuare a credere che la moglie sia davvero rinchiusa nella scatola piuttosto che accettare la verità del tradimento.

Profetico il pensiero drammaturgico di Eduardo De Filippo, che già nel dopoguerra prospettava un mondo, perfetta metafora dei nostri tempi attuali, dove la realtà quotidiana è un gioco d'illusione popolato da furbi prestigiatori che ti fanno credere l'inverosimile, rendendo gli uomini insensibili e incapaci di percepire la verità. Perché, spiegava Eduardo, «la vita è un gioco, e questo gioco ha bisogno di essere sorretto dall’illusione, la quale a sua volta deve essere alimentata dalla fede. Ogni destino è legato ad altri destini in un gran gioco eterno del quale non ci è dato scorgere se non particolari irrilevanti».

La recita di sabato sarà anticipata da GUSTOSO A TEATRO, buffet al Foyer (ore 20) a cura del Palazzo del Gusto in collaborazione con lo chef Paolo Trippini. Il menù della serata è dedicato a funghi e tartufi.