Teatro Mancinelli Orvieto

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Stagione Teatrale 2005 2006 programma

NARRAZIONI

 

 

Sabato 5 novembre - ore 21

Domenica 6 novembre - ore 17

 

Carlo Giuffrè

Il medico dei pazzi

di Eduardo Scarpetta

regia Carlo Giuffrè

 

Dopo lo straordinario successo ottenuto nella scorsa stagione teatrale, il regista Carlo Giuffrè torna a proporre anche quest’anno l’intramontabile opera di Eduardo Scarpetta “Il Medico dei Pazzi”. Una commedia classica tutta italiana, capace di coinvolgere il pubblico e di suscitare emozioni e risate.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Sabato 12 novembre - ore 21

Domenica 13 novembre - ore 17

 

Massimo D’Apporto

Il malato immaginario

di Molière
adattamento di Tullio Kezich e Alessandra Levantesi
regia di Guglielmo Ferro

Tra alambicchi e orologi, che sottolineano più che altro il lento ma inesorabile trascorre del tempo, lo spettacolo narra le disavventure di un ipocondriaco Argante, padre di una bella figlia, marito di una donna opportunista, e vittima di uno sciame di dottorini, avvoltoi e ciarlatani. Moliére scrisse la commedia per sé, allora solo cinquantenne, sottolineando probabilmente un timore di vita e non di morte.

 

 

 

 

 

 

 


Sabato 26 novembre - ore 21

Domenica 27 novembre - ore 17

 

Giulio Scarpati

Una storia d’amore: Cechov – Cechova  - PRIMA NAZIONALE

di François Nocher

regia Nora Venturini

 

Lui, un grande scrittore, medico e uomo di lettere; lei, una giovane e brillante attrice del teatro d’Arte di Mosca. E’ la storia del loro amore, della loro passione durata solo “sei brevi anni”; un amore vissuto a distanza per la malattia di lui che lo portava spesso fuori e la professione di lei che recitava a Pietroburgo e Mosca.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Sabato 17 dicembre - ore 21

Domenica 18 dicembre - ore 17

 

Silvio Orlando

Questi fantasmi

di Eduardo  De Filippo

regia Armando Pugliese

e con Tonino Taiuti

 

In quest’opera la sconfinata sapienza di Eduardo riesce a ricavare  grandi trovate ed effetti addirittura magici, mescolando tratti di palpitante umanità e di comicità, e facendo confluire tutte le voci, tutte le passioni , in una coralità perfettamente coordinata anche se in apparenza furiosa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Mercoledì 21 dicembre - ore 21

 

M. Amelia Monti

Ti ho sposato per allegria

di Natalia Ginzburg

regia Valerio Binasco

e con Antonio Catania, Ariella Reggio, Giulia Weber e Eva Cambiale

 

Al centro della vicenda una ragazza che ha deciso di sposarsi pur conservando una certa vocazione per l’originalità. Un matrimonio fatto per allegria, ma dove presto arrivano le regole e cos’ il mènage si snoda attraverso un gioco delle parti, nel quale sono coinvolte anche le classiche figure della suocera, della cognata e dell’immancabile governante…
Una commedia irresistibile, caratterizzata da un’inarrestabile allegria e da una vivacità travolgente.

 

 

 

 

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Sabato 7 gennaio - ore 21

Domenica 8 gennaio - ore 17

 

Sandra Collodel e Pino Quartullo

Quella del piano di sopra  - PRIMA NAZIONALE

di Pierre Chesnot

regia Gigi Proietti

 

Gigi Proietti nella veste di regista dello spettacolo interpretato dall’ormai collaudata coppia di attori Sandra Collodel e Pino Quartullo, dà un taglio personale e sottile alla già divertente commedia nata dalla penna di Chesnot, che ha per protagonisti due vicini di casa non più giovanissimi ed entrambi single…

Lui vive al piano di sotto, mentre lei è l’inquilina del piano di sopra, da cui appunto il titolo del racconto.

Nessun uomo mi ha reso mai felice afferma lei durante un tragicomico tentativo di suicidio, ma ecco che un’amica le suggerisce di fare ancora un tentativo prima di arrendersi e le strappa la promessa di sposarsi il primo scapolo che capiti sotto tiro.

Certo non è facile trovare un essere maschile, single e ancora disponibile, in una città deserta per le ferie d’agosto, ma a pensarci bene c’è quell’orso scontroso del vicino di casa, anzi, sembra quasi che i due inquilini siano gli unici abitanti superstiti in una città che appare abbandonata...

Tra goffi tentativi d’intesa, alternati a sentimenti contrastanti e a dubbi dettati dal pudore o dalla solitudine, il rapporto di vicinato potrebbe anche trasformarsi in matrimonio, chissà?

 

 

 

 

 

Sabato 14 gennaio - ore 21

Domenica 15 gennaio - ore 17

 

Monica Guerritore

Giovanna D’Arco

dagli  “ Atti del Processo ”

regia e adattamento Monica Guerritore

 

Monica Guerritore è l’interprete di questo avvincente monologo in cui Giovanna D’Arco ci appare sì visionaria e poetica, ma soprattutto dotata di uno spirito coraggioso ed impavido che l’avvicina al pensiero libero che sarà poi di Giordano Bruno.

Due musicisti in scena valorizzano ulteriormente la grande prova d’attrice della Guerritore.

 

 

 

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Mercoledì 1 febbraio - ore 21

 

Martina Stella

Romeo e Giulietta  - PRIMA NAZIONALE

di William Shakespeare

con Giuseppe Russo, Antonella Morea, Fabio Ferri

regia Maurizio Panici

 

Storia del passato ma anche storia di oggi; ragazzi che si battono per noia, bande che si provocano in continuazione, morti inutili, il mondo degli adulti sempre più distante da quello dei ragazzi: un mondo chiuso nei ruoli e nelle forme mentre al centro di questo universo un ragazzo e una ragazza decidono con il loro amore di offrirsi inconsapevoli vittime sacrificali di una possibile riconciliazione. E’ una storia affascinante che parla direttamente della nostra umanità come solo sa fare un grande poeta, forse tra tutti il più grande.  

 

 

 

 

 

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Domenica 12 febbraio - ore 17

 

Donati & Olesen

Aspettando Godot  - PRIMA NAZIONALE

con Giorgio Donati, Jacob Olesen e Ted Kejiser

regia Jurij Ferrini

 

Una tragicommedia costruita intorno alla condizione dell’attesa. Due uomini vestiti come due vagabondi, Estragone e Vladimiro, si trovano sotto un albero in una strada di campagna. Sono lì perché un certo Godot ha dato loro appuntamento. I due non sanno neanche esattamente chi sia questo Godot, ma credono che quando arriverà li porterà a casa sua, gli darà qualcosa di caldo da mangiare e li farà dormire all’asciutto….Ma questo terzo uomo non arriva mai.

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Martedì 21 marzo - ore 21

 

Isa Danieli

Ferdinando

di Annibale Ruccello

con Luisa Amatucci, Giuliano Amatucci e Adriano Mottola

 

Ferdinando è un piccolo capolavoro teatrale, andato in scena per più stagioni, trasformato poi in film da Memè Perlini e infine riproposto, secondo l'originale regia dell'autore Annibale Ruccello, da Isa Danieli. E’ senza dubbio il testo più completo e maturo di Annibale Ruccello, mélange di elementi coltissimi, e insieme ironici, con un raffinato uso della lingua della tradizione campana ed evidenti richiami a De Roberto, Tennesse Williams, James.

 

 

 

 

 

 

 

Stagione Teatrale 2005 - 2006 

MIGRAZIONI

 

 

Sabato 8 ottobre  - ore 21  ( fuori abbonamento )

Teatro Mancinelli (palcoscenico)

 

Teatro Arabo-Ebraico di Jaffa

La Casa degli spiriti

dal romanzo omonimo di Isabel Allende

con Mira Anwar-Awad, Erez Kahana, Luigi Campi….

regia Claudia Della Seta e Blenda Sevald

 

Alba, sfuggita ai torturatori di Pinochet grazie all’intervento di una persona, rivede il nonno ottantenne e con lui rievoca il passato e, soprattutto, i vecchi “fantasmi” della loro famiglia. Attraverso questo racconto, che offre uno spaccato partecipe e commosso della storia del Cile dai primi del secolo al golpe del 1973, scorrono i personaggi indimenticabili che la Allende ha creato. Tutti testimoniano con le loro esistenze che la vita non è solo sofferenza, ma anche amore e comprensione.

 

 

 

 

 

 

Martedì 25 ottobre - ore 21

Sala del Carmine

 

Teatro della Cooperativa

La nave fantasma

di Giovanni Maria Bellu, Renato Sarti e Bebo Storti

con Renato Sarti e Bebo Storti

regia Renato Sarti

 

Spettacolo esilarante ma anche commovente, che ci ricorda la nostra ignoranza sulla realtà dell’immigrazione e sulle sue cause, non attraverso chiacchiere ma con la lingua del teatro. Una rappresentazione semplice ed immediata, forte e civile. Un cabaret tragico dove si ride perfino di fronte ai fatti più crudi grazie all’impagabile capacità di dire cose feroci con un’ironia dissacrante dove il riso suona più sinistro di un grido.

 

 

 28/29/30 ottobre - ore 21

 

Fabbrica

Trilogia di Ascanio Celestini

Spettacoli scritti, diretti e interpretati da
Ascanio Celestini

Venerdì 28 ottobre – ore 21

Sala del Carmine                                                             

1)Radio Clandestina Roma, le Fosse Ardeatine, la Memoria

Il racconto della lotta partigiana e dell'occupazione nazista a Roma viene spesso raccontata in maniera confusa, ma soprattutto l'eccidio delle Ardeatine e l'azione di via Rasella che lo precedette sono ormai parte di un mito negativo, di una storia che viene raccontata al contrario. Partendo dai materiali pubblicati nel libro di Alessandro Portelli "L'ordine è già stato eseguito", lo spettacolo da voce a quella parte orale della storia che ancora racconta quei giorni in maniera viva, diretta e non rovesciata.

 

 
Sabato 29 ottobre – ore 21
Teatro Mancinelli

 

2) Scemo di guerra  

 

È la storia del 4 giugno del 1944, il giorno della Liberazione di Roma. Per tanto tempo  narrato da suo padre, questo racconto è  stato per Ascanio Celestini l’unica storia concreta sulla guerra. Nello spettacolo si ritrovano alcuni avvenimenti molto conosciuti come il bombardamento di San Lorenzo o il rastrellamento del Quadraro con più di mille persone deportate. Lo spettacolo ha debuttato nello scorso mese di ottobre alla Biennale di Venezia

 

 

 
Domenica 30 ottobre – ore 21
Teatro Mancinelli

 

3) La pecora nera

  elogio funebre del matrimonio elettrico

   

Uno spettacolo sull’istituzione manicomiale che nasce da un lavoro di ricerca iniziato nel 2002. È una raccolta di memorie di chi ha conosciuto il manicomio. Storie di chi l’ha vissuto, non per costruire una storia oggettiva ma per restituire la freschezza del racconto, la meraviglia dell’immaginazione e la concretezza delle paure.

 

Mercoledì 7 dicembre – ore 21

Sala del Carmine

 

Teatro Club di Udine

Nati in casa

di Giuliana Musso e Massimo Somaglino

con Giuliana Musso

regia Massimo Somaglino

 

Lo spettacolo racconta la storia di una donna che fu levatrice in un paese di provincia, quando ancora si nasceva in casa e nei paesi c’era una “comare” che faceva partorire le donne. Una storia tutta al femminile, un monologo denso di memorie raccolte in giro per un nord-est contadino e scomparso intorno alla desueta figura della “levatrice”. Un pezzo di teatro che non risparmia aspre critiche alle “moderne” pratiche ospedaliere relative alla nascita.

 

 

 

Mart. 13 dicembre - ore 21

Sala del Carmine

 

Mario Perrotta

La Turnata

Studio per la seconda parte del progetto Italiani Cìncali

di Nicola Bonazzi, Mario Perrotta

regia Mario Perrotta

produzione Teatro dell’Argine / Itc Teatro di San Lazzaro

 

Dopo il consenso ottenuto con la prima parte del progetto Italiani cìncali, dedicata ai minatori del Belgio (150 repliche in Italia e all’estero in poco più di un anno – candidatura in finale al Premio Ubu  come nuovo testo italiano), e presentata con successo nella passata stagione per Migrazioni di memorie, debutta il secondo capitolo incentrato sull’emigrazione in Svizzera, fenomeno che giunse al  suo massimo incremento durante gli anni ‘60.

La legislazione, tuttora vigente, in materia di emigrazione e l’ostilità diffusa della popolazione locale, ne hanno fatto un altro capitolo efferato della nostra storia recente, talmente vicina nel tempo, che potremmo parlare di cronaca.

Da Zurigo a Lecce i chilometri sono 1400. Un’avventura soprattutto per quelli che la turnàta la facevano, non perché si erano sistemati, ma perché - ...gli svizzeri li avevano fottuti! -. Un’avventura soprattutto se in macchina ci sono un nonno morto e un bambino che ha vissuto cinque anni murato in una stanza…

Spina dorsale del lavoro di Mario Perrotta sono le interviste fatte alle centinaia di emigranti tornati a casa nell’indifferenza generale.

Centinaia di storie di orgoglio e di dolore, di speranza e di rancore.

 

 

 

 

 

 

Martedì 20 dicembre – ore 21

Sala del Carmine

 

Gianmaria Testa - Gabriele Mirabassi

Testa in duo

chitarra, voce Gianmaria Testa

clarinetto Gabriele Mirabassi

produzione Produzioni Fuorivia

                                                                                

Gianmaria Testa è un cantautore popolare e raffinato al tempo stesso,un cantautore dalla voce roca e vellutata che fa della canzone nuda la sua vera forza.

Canzoni come piccole poesie che parlano di nebbie e di incontri, di solitudini e di colline. Musiche che evocano il tango, il jazz, la bossanova, la habanera ed il valzer. Canti di immagini e sentimenti, suggestioni di matrice popolare, tradizionale, che vanno direttamente all’intimo di chi li ascolta.

Gianmaria Testa è da sempre molto aperto alle collaborazioni e ai confronti e da sempre ha unito al suo nome quello di grandi esponenti del jazz italiano, da Enrico Rava a Mario Brunello, da Rita Marcotulli a Gabriele Mirabassi.

Ed è proprio con il grande clarinettista  Gabriele  Mirabassi – uno dei più importanti e riconosciuti solisti jazz d’Europa, che Gianmaria Testa si presenta ad Orvieto per un concerto live che si preannuncia unico ed originale. Una formazione intima e coinvolgente che propone una serata musicale sicuramente indimenticabile.

 

L’abbonamento comprenderà anche tre spettacoli gratuiti, sotto riportati, che appartengono a Venti Ascensionali.

 

Venerdì 4 novembre ore 21

Sala del Carmine

IL POETA DELLE CENERI

di Pier Paolo Pasolini 

con Alberto Rossatti 

 

 

Venerdì 11 novembre ore 21

Sala del Carmine

KITE

con Gabriele Mirabassi, Annamaria Farabbi, Massimo Achilli

 

 

 

Venerdì 18 novembre ore 21

Sala del Carmine

IMMAGINARE DON CHISCIOTTE

di Pietro Formentini