Teatro Mancinelli Orvieto

Laboratorio di scrittura

Scrivere di sé: dalla vita vera alla finzione letteraria
Laboratorio di scrittura a cura di
Leonardo Staglianò

Lunedì 28 ottobre ore 15
Ridotto del Teatro Mancinelli

Una delle maggiori difficoltà che incontra chi si avvicina alla scrittura è il passaggio dalla vita reale alla finzione letteraria. Tutte le storie, anche le più improbabili, nascono da emozioni e situazioni quotidiane: un incontro inaspettato; un viaggio; una coincidenza. Nella vita reale questi eventi semplicemente accadono, spesso in maniera casuale. Nella finzione letteraria, invece, ogni episodio vissuto dai personaggi deve risultare necessario per la storia. Il lavoro dello scrittore può essere descritto come il tentativo di dare significato a eventi nati dal caso. Come avviene questo passaggio? Come si trasforma un fatto reale in una storia di finzione? Il laboratorio affronterà queste tematiche.

Numero massimo di partecipanti: 15. 3 ore di lezione. 1 ora di teoria e 2 di pratica.

Quali sono i requisiti per partecipare?

È necessario descrivere un’idea per un film, un racconto, un romanzo o uno spettacolo teatrale, accompagnata da una nota sulle motivazioni che spingono a partecipare a questo laboratorio. Lunghezza massima: due cartelle di word (3600 caratteri, spazi inclusi), da inviare a me@leonardostagliano.com  entro il 20 ottobre 2013.

Chi è il docente?

Leonardo Staglianò ha studiato filosofia a Firenze, scrittura alla Scuola Holden e dramatic writing alla New York University. È lo sceneggiatore del lungometraggio “Yuri Esposito”, che ha vinto il Biennale College e debuttato alla 70° Mostra del Cinema di Venezia. Lavora come editor per case editrici e produzioni cinematografiche e insegna scrittura in Italia e all’estero. Il suo testo “Cashmere WA”, vincitore del Terzo Premio di Scrittura Diego Fabbri, sarà in scena per le scuole al Teatro del Carmine di Orvieto il 28 ottobre 2013 alle ore 10, per la regia di Maurizio Panici (produzione Ar.Tè, Teatro Stabile d’Innovazione – Centro Diego Fabbri di Forlì).